Quanto valgono i 2 euro con l’omino? La risposta è sconvolgente

Se non vi siete mai interessati particolarmente a questo settore, probabilmente vi sfugge che le monete che maneggiamo quotidianamente non sono tutte uguali, bensì ne esistono di ordinarie e celebrative. La differenza tra le due categorie è molto semplice: la prima identifica tutte le monete con la stessa raffigura dall’anno in cui si iniziò a coniare in Euro sino ai giorni nostri; mentre le celebrative, come dice la parola stessa, vedono la loro produzione in relazione ad un evento da commemorare come, ad esempio, un anniversario, un fatto storico di rilievo, oppure una situazione.

Tra le monete commemorative più note, ad esempio, ci sono quella per il 750° anniversario dalla nascita di Dante Alighieri, prodotta nel 2015, oppure per nominarne alcune più recenti, quella in onore delle professioni sanitarie a seguito del Corona Virus, coniata nel 2021, o ancora, quella in ricordo del 30° anniversario dell’uccisione dei giudici anti-mafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La facoltà di coniare monte commemorative appartiene ad ogni stato facente parte dell’Unione Europea, sempre a patto che una parte della moneta, quella raffigurante il valore nominale, rimanga il medesimo come lo è per la serie delle ordinarie. Anno dopo anno, dunque, tutti gli Stati dell’Eurozona hanno questa possibilità di ricordare eventi nazionali di un certo calibro, dando vita, di conseguenza a monete tutte diverse. 

2€ UEM 2009

Nel 2009, invece, accadde una cosa diversa, tutti gli stati dell’UE, infatti, coniarono una moneta commemorativa che avesse una rappresentazione uguale per tutti. In questo caso, l’unica cosa a cambiare erano i particolari che riconducevano alla nazione emittente; dunque per l’Italia la scritta “Repubblica Italiana” mentre per la Francia, ad esempio, “Repúblique Francaise“. L’esemplare fu coniato in occasione dei 10 anni dell’Unione Economica Monetaria, ed è quello che, comunemente, si identica “con l’omino“, in quanto la raffigurazione molto semplice, presenta un omino il cui braccio si fonde con il simbolo dell’Euro. La semplicità del disegno è molto banale, talmente spartana che sembra incisa grossolanamente, mentre tutto attorno vi sta un cerchio a fare capire che la rappresentazione non è altro che il decoro di un timbro di ceralacca.

Al di sopra di questo timbro, poi, ci sta una scritta che identifica la nazione come vi dicevamo prima, ed al di sotto, a rimarcare la motivazione della coniazione, la scritta “UEM 1999-2009“. Il valore di questo esemplare, al contrario di come possa sembrare, non è per niente elevato (circa 3€) poiché di tiratura abbastanza ampia. Della versione italiana, infatti, ne esistono ben 2 milioni di esemplari. Tutto cambia, invece, nel caso in cui siate in possesso di un esemplare del genere con un errore di conio; in quel caso, il valore si innalza in relazione a quanto questo è visibile ed evidente anche agli occhi di chi non se ne intende.