Crawling, Indexing e Ranking: ecco come opera il motore di ricerca

Col passare del tempo, i motori di ricerca, quali Google, Bing, Yandex, Yahoo ecc., si sono evoluti e perfezionati per restituire ai propri utenti dei risultati che risultassero più coerenti e pertinenti possibile alla loro domanda.

Questo continuo perfezionamento ha fatto sì che i motori di ricerca, oggi, venissero definito come dei veri e propri “motori di risposta” o anche “motori di soddisfazione” sempre più sofisticati.

Il loro lavoro consiste nell’ individuare, studiare e strutturare al meglio i contenuti presenti sul web, di modo da restituire agli utenti i risultati più pertinenti rispetto alle loro domande e bisogni.

Quindi, per far sì che le tue pagine appaiano nella SERP corrispondente e vengano mostrate al maggior numero possibile di utenti, bisogna innanzitutto capire come ragiona un motore di ricerca.

Infatti, comprendere questo passaggio costituisce essenzialmente il punto di partenza per il successo del tuo progetto online. In questo modo, sarai in grado di ottimizzare il tuo sito così da renderlo più accettabile possibile per il motore di ricerca che ricambierà il tuo impegno con l’indicizzazione, prima, e il posizionamento, poi, nella SERP corrispondente.

Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire come si comporta il motore di ricerca con i contenuti online.

Come ragiona il motore di ricerca?

Come abbiamo già detto all’interno del nostro blog, un motore di ricerca non è altro che un sistema in grado di analizzare in maniera automatica un insieme di dati all’interno di un database e di restituire, sulla base di determinati criteri definiti da un algoritmo, un indice di risultati tra quelli che risultano più pertinenti e rilevanti per la richiesta effettuata al database stesso.

Il compito di un motore di ricerca è quello di:

  • analizzare, in una primissima fase, tutte le informazioni che ha a disposizione;
  • catalogarle poi secondo alcuni criteri “proprietari” e che costituiscono il fulcro (mantenuto spesso segreto degli algoritmi) all’interno del proprio database.

Per fare ciò, esso sfrutta dei crawler o spider che, “scannerizzano” il contenuto testuale di una qualsiasi pagina web.

Un motore di ricerca agisce principalmente in 3 step:

  • Crawling
  • Indexing
  • Ranking

Analizziamoli uno per uno.

Crawling

È il processo tramite il quale il motore di ricerca scansiona qualsiasi tipo di contenuto del web (siti, pagine, articoli, schede prodotto, immagini, link, ecc.)

Per fare questa operazione si avvale dei cosiddetti crawler (chiamati anche bot o spider) che, con l’aiuto di specifici algoritmi, stabiliscono quali sono i siti da scansionare e la frequenza. In questo modo distribuiscono il crawl budget, ovvero l’insieme di risorse che il motore di ricerca decide di allocare e utilizzare per scansionare un determinato sito web.

Lo spider del motore di ricerca “segue i fili” dei link nella rete del web e scansiona le pagine che incontra. Più è difficile per lo spider scansionare le pagine online, meno il motore di ricerca darà budget per questa fase; più il sito è ottimizzato, più sarà facile per lo spider scansionare. Noi possiamo solo agevolare il procedimento.

Indexing

I contenuti web, dopo essere stati scansionati dallo spider, verranno inseriti all’interno dell’indice delle pagine visitate, creando un database con miliardi di siti.

Anche questa fase è effettuata dallo spider che prende le pagine scansionate e le indicizza, cioè comincia a sistemarle nelle SERP corrette.

Il crawler, una volta estratto il contenuto dal web, lo archivia e ne organizza tutte le informazioni al suo interno. Questi dati vengono poi analizzati e interpretati per misurare la rilevanza e autorevolezza della pagina rispetto ad altre simili.

Ranking

Mentre i due step finora analizzati possono essere considerati come il “dietro le quinte” dell’attività dei motori di ricerca, il posizionamento è sicuramente il risultato più evidente agli occhi degli utenti.

Infatti, arrivati a questo punto, il motore di ricerca decide a che livello posizionare il nostro risultato in SERP in base ad un punteggio che l’algoritmo calcola tendendo in considerazione oltre 200 fattori di ranking. Ma noi, a differenza dei due step precedenti in cui possiamo solo “agevolare” il lavoro allo spider, in questo caso saremo in grado di influenzare le decisioni del motore di ricerca tramite delle tecniche di ottimizzazione SEO.

In questa fase, basterà inserire una keyword o una query nell’apposito box e il motore di ricerca verificherà, all’interno del proprio indice, quali pagine rispondono nel modo più coerente e pertinente possibile alla query dell’utente.

Se c’è stato un buon lavoro di ottimizzazione in chiave SEO, la pagina, l’articolo o qualunque tipo di contenuto web di cui ti sei occupato, potrà guadagnarsi una migliore posizione rispetto ai tuoi competitors.