Sitemap: uno strumento fondamentale per chi fa SEO

Iniziamo questo articolo partendo dalla definizione del termine sitemap: come dice il suo nome stesso, la site map non è altro che la mappa di un sito web, un file che elenca e che cataloga tutte le pagine di un certo sito web che vogliamo indicizzare sul motore di Google ma sugli altri. La sitemap può essere vista anche come l’indice di un sito web, cosa simile all’indice di un libro e presenta, infatti, una panoramica di tutta la struttura dei contenuti al fine di poter facilitare la ricerca e l’individuazione dei vari argomenti da parte degli utenti e dei motori di ricerca.

Ma a che cosa serve una sitemap?

Possiamo affermare a tal proposito che una sitemap ha due funzioni principali:

  • La prima consiste nell’aiutare l’utente a trovare i contenuti di suo interesse all’interno del sito web.
  • La seconda consiste nel comunicare ai vari motori di ricerca, l’organizzazione dei contenuti del sito web per poter agevolare le operazioni di scansione da parte dei crawler ed ottenere così un’indicizzazione adeguata di tutte le pagine.

Le sitemap consentono, per cui, ai vari motori di ricerca, di eseguire una scansione ben accurata del tuo sito web e di trovare ed indicizzare nella maniera corretta, tutte le pagine. Al fine di semplificare il concetto si potrà vedere il motore di ricerca esattamente come se fosse un ragno, il sito web come se fosse una ragnatela e la sitemap stessa del sito come la “mappa stradale” che indica al ragno la giusta strada da seguire per percorrere tutte le diramazioni.

Quante tipologie di sitemap esistono?

Ci sono due principali tipi di sitemap che si differenziano a seconda del formato:

  • abbiamo la sitemap HTML: una pagina HTML che riporta tutti gli URL di quel sito per facilitare la navigazione dei vari utenti;
  • e poi la sitemap XML ovvero un file in formato XML che serve esclusivamente per fornire le giuste indicazioni ai motori di ricerca sulla struttura del sito web e sull’aggiornamento delle pagine.

La sitemap HTML è quella sitemap considerata “più vecchia” che è nata principalmente con l’obiettivo di orientare il cliente e di migliorare la sua user experience. La sitemap XML è invece quella che è stata inventata da Google quasi vent’anni fa, nel 2005 per riuscire a facilitare la scansione del sito da parte dei crawler dei motori di ricerca.

Perché si dovrebbe creare una sitemap?

Beh, diciamo che la creazione di una sitemap XML è davvero molto importante per indicizzare correttamente un sito sui vari motori di ricerca. Questo perché essa consente ai webmaster di fornire le informazioni ai crawler di Google sulle pagine del sito web evidenziando le gerarchie.

Con una sitemap XML, Google ma anche gli altri motori di ricerca, saranno in grado di scansionare e di valutare più rapidamente le pagine del sito web per andare a modificare la gerarchia dei risultati di ricerca. Tutti i siti possono beneficiare di una sola scansione che sia definita migliore da parte dei motori di ricerca, ma ci sono anche alcune tipologie di siti web in cui la creazione risulta essere decisamente vantaggiosa:

  • Siti nuovi con l’intento di velocizzare l’indicizzazione da parte di Google;
  • Siti molto grandi per riuscire a comunicare le pagine nuove o comunque aggiornate di recente;
  • Siti con contenuti isolati e che non sono ben collegati alle pagine del sito al fine di evitare che i contenuti siano ignorati da Google.

In poche parole, la creazione di una sitemap non aiuta a raggiungere in maniera automatica la prima posizione su Google, ma è comunque un’attività fonamentale per agevolare il lavoro dei crawler dei motori di ricerca e per velocizzare la scansione del sito.

Creare una sitemap

La maggior parte dei CMS che si trovano in commercio includono tutti gli strumenti che risultano necessari per creare delle mappe del sito, ma ovviamente si devono sapere usare. RankingCoach di Register.it è infatti lo strumento di web marketing che guida, passo dopo passo, nell’ottimizzazione del sito web, avendo una sezione di formazione che è dedicata proprio alla creazione di una site map.

Come si comunica la sitemap ai motori di ricerca?

Semplice, dopo averla creata, si deve comunicare ai motori di ricerca e ci sono due modi per farlo: il primo modo prevede il caricamento del file all’interno della propria Google Search Console mentre il secondo metodo prevede l’inserimento di un riferimento specifico nel file robots.txt.

Che vantaggi ha una Sitemap HTML?

Visto e considerato che gli spider dei motori di ricerca danno l’assoluta priorità alle sitemap XML per una scansione veloce, ci si potrebbe chiedere perché bisognerebbe preoccuparsi di una sitemap HTML ma dopotutto, tutto ciò dipende dagli spider se la pagina viene indicizzata e ben classificata.

Google comunque tiene sempre conto anche dell’esperienza utente nel momento in cui classifica i siti web. Mostrando al motore di ricerca una sitemap HTML si va a dimostrare così il facile utilizzo del sito web e, oltre a renderlo più user-friendly e migliorare il posizionamento SEO, una mappa del sito HTML ha anche moltepli altri vantaggi:

  • Organizza i grandi siti web: la sitemap funge da indice per tutte le pagine web, consentendo quindi agli utenti di trovare molto velocemente ciò che stanno cercando;
  •  Rende molto più facile classificare i contenuto sapendo di che cosa trattano;
  • Aggiunge nuovi contenuti ai siti dinamici: le sitemap sono fondamentali per i siti web che cambiano spesso.
  • Mostra opportunità di internal linking dato che la sitemap consente di identificare rapidamente i link interni, parecchio fondamentali per migliorare la SEO.
  • Identifica le aree di navigazione del sito: utilizzando la sitemap per vedere come migliorare la navigazione complessiva del sito web. Questo può essere davvero utile se si ha un vecchio sito con diversi contenuti archiviati che non sono ben organizzati.